martedì 3 marzo 2015

Abbasso il fumo

Cambiare casa è un’esperienza stressante per tutti, lo sarà ancora di più per me che vivo qui da quando sono nato. Per varie ragioni burocratiche e personali che non sto a spiegare, tra qualche mese dovremo lasciare la casa in cui ho vissuto per 27 anni.
La casa in cui sono cresciuto, in cui ho studiato e in cui litigavo con mio padre, finché un “bel” giorno di dieci anni fa egli non passò a miglior vita.
I segni di queste liti sono ancora presenti in questa casa: muri del bagno lievemente spaccati.
Segni di quando mi chiudevo in bagno nel vano tentativo di sfuggire alle sue percosse.
Segni che lasciavo per il nervoso.
Segni che non abbiamo mai coperto né fatto riparare in questi anni.
Ma ora basta con i ricordi, il passato è passato, pensiamo al futuro.
Sì, ma quale futuro? In questi anni ho avuto tanti problemi che non vi sto a dire, e credo che il futuro sarà un’ennesima inculata che si aggiungerà alle tante.
Prima di tutto saremo in affitto, e quindi dovrò dare conto al padrone di casa, e fin qui ci siamo.
E poi dovremo per la prima volta convivere con il compagno di mia madre.
Un uomo col quale fortunatamente vado d’accordo e mi vuole molto bene.
Ora vi starete chiedendo dove sia il problema. Semplice: è un fumatore.
Lo è anche mia madre, ma tra un po’ ne saranno due!
Aiuto! Per me, fiero salutista non fumatore, sarà un incubo!
Già fatico a far rispettare le mie severissime regole qui dove sono, mia madre fuma chiusa in bagno o fuori al balcone, ma a volte, quando finisce di fumare la sua sigaretta, dimentica la porta o la finestra aperta, e quando lo fa, per me sono urla, bestemmie e pugni al muro o alla porta che ogni volta rischio di spaccare, e a ciò si deve l’estrema apprensione di mia madre circa le porte di quella che sarà la nostra nuova casa.
Già la puzza di fumo la sento lo stesso anche se mamma esce dal bagno e richiude la porta in due secondi. Io, non fumatore, ho un olfatto molto sviluppato, e anche una personalità sviluppata (sarò duro, ma per me i fumatori sono stupidi pecoroni, l’ho sempre pensato).
È da anni che cerco di convincere mia mamma a smettere di fumare, ma è una testa di cazzo, non c’è niente da fare. Se lo facesse, mi farebbe il più bel regalo di sempre. E gliene sarei eternamente grato. Ma lei pensa solo a sé stessa e questa emozione non la proverà mai. Vabbè, continuiamo.
Sarebbe bello instaurare una vera e propria dittatura antifumo, ma mi prenderebbero per uno psicopatico fascista, anzi mi è stato già detto.
Non serve a niente neanche esporre i lati positivi di questa conquista (perché smettere di fumare è una conquista), cioè avere meno possibilità di ammalarsi di cancro, sentire bene gli odori, risparmiare soldi e poter salire due piani a piedi senza avere l’affanno. Io riesco a farne cinque tranquillamente. Già provato, abito da sempre in un quinto piano e le poche volte in cui non funzionava l’ascensore sono salito a piedi senza troppi problemi.
Certo che è davvero strano. Milioni di italiani si fanno infinocchiare da un sistema antidemocratico che riduce alla fame sempre più persone, senza che nessuno faccia niente, e con me che imporrei una dittatura antifumo farebbero una rivoluzione! Come cazzo è possibile?
Davvero credono che fumare sia più importante che avere la sicurezza di un lavoro, uno stipendio e una casa? Già, la casa…
Davvero vogliono continuare a fumare nonostante l’aumento dei prezzi delle sigarette degli ultimi anni, per poi lamentarsi di non arrivare a fine mese?
Davvero vogliono continuare ad avere i polmoni otturati e svegliarsi più volte di notte con l’urgenza di fumare una sigaretta come fosse ossigeno, per poi lamentarsi di non riuscire a connettere al mattino pur dovendo andare a lavorare?
Che cazzo di vita è questa?
Un pacchetto al giorno costa in media 400/450 euro al mese. Io con quei soldi mi comprerei un nuovo computer, ché questo non va più bene. Se solo tutto dipendesse da me, se solo fossi indipendente.
Anzi, ho il preventivo da quattro mesi, è ancora lì, non è ancora stato fatto niente.
Il nuovo pc mi costerà 389 euro.
Fate due calcoli, mettetevi nei miei panni e capirete perché sono così arrabbiato.
Ah, per quanto riguarda il mio account Facebook, l’ho riavuto il giorno dopo aver scritto il mio precedente post. Ma rimane comunque un compromesso inaccettabile, come lo è per me vivere con un fumatore, anzi con due fumatori.
La mia ragazza ideale dev’essere assolutamente non fumatrice, non bevitrice, amante della musica (tutta la musica, anche pop, house e simili, non fate le schizzinose), possibilmente senza tatuaggi né piercing.
Una persona semplice, e allo stesso tempo intelligente e sensibile. Un po’ come me, insomma.
E soprattutto, non deve rompermi i coglioni.
Se è figa o meno non importa. L’aspetto fisico non è tutto.
E se tutti la pensassero come me, si vivrebbe in un mondo migliore. Scusate la “modestia”.
Se questo post ha suscitato l’ira dei lettori fumatori, sono cazzi loro.

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